venerdì 8 giugno 2018

G SUMMER CAMP

 

domenica 3 giugno 2018

FINALI PLAYOFF PROMOZIONE - GARA 2





AZZANESE BASKET 62

VS

BASKET86 CARAVAGGIO 68


Parziali: 12-14, 17-16, 9-18, 24-20

Caravaggio: Merisio C. 5, Legramandi G. 8, Castagna L. 2, Mandelli M. 17, Verri P. 6, Coti Zelati G., Soliveri G. 4, Manzoni G. 11, Samarati F., Moro D., Ghilardi C. 7, Andreol E. 8 All: Colombo Giardinelli Marco 

Arbitri: Coffetti, Verleri


La sintesi oggi è facile, abbiamo vinto gara 2 e SIAMO IN SERIE D! Una serata che tutti ricorderemo a lungo, il coronamento di un sogno sudato e guadagnato dopo una stagione dura ma appagante.
E' facile parlare quando si vince, però è naturale dilungarsi un po' nei ringraziamenti..

A tal proposito, spero non me ne voglia, ma vorrei citare il nostro Capitano, riprendendo le sue parole che mi hanno particolarmente toccato.

"1 giugno 2018 - Caravaggio vince i playoffs e conquista la serie D
Sono parte del Basket 86 Caravaggio da una decina d’anni.
Quest’anno per me ha rappresentato una stagione molto faticosa, iniziata con la riabilitazione per la frattura dell'estate scorsa e finita con dei fastidi alla schiena che non sono ancora passati del tutto. Gli studi a inizio anno esigevano più tempo e dedizione degli anni scorsi e così non ho potuto dedicare sempre tutta l’attenzione e le energie che avrei voluto in palestra. Tuttavia è proprio per queste ragioni che io in prima persona ho potuto apprezzare appieno le caratteristiche uniche di questo gruppo meraviglioso, che ho la fortuna di poter chiamare famiglia.
Sento di dovervi dei ringraziamenti più completi e specifici di quelli dell’altra sera, con la speranza che possano arrivare a tutti voi.
Voglio iniziare dal nostro pubblico. So che “pubblico” o “tifosi” potrebbe sembrare un termine generico che forse non vi rende giustizia in modo puntuale, tuttavia voi sapete che, così come voi mi chiamate per nome durante le partite, io conosco i volti di ognuno di voi. Sono volti che ho visto gioire e disperarsi sui gradoni di Caravaggio e sugli spalti delle palestre della provincia, che ci hanno accompagnato ad ogni partita. Conosco i papà e la mamme che sacrificano una serata per venire al palazzetto coi propri figli. Conosco i nonni che hanno la saggezza per dirmi sempre la cosa giusta al momento giusto. Più di tutti conosco i ragazzi e i bambini. Voglio ringraziare questi ultimi più degli altri, perché voglio sappiate che per me siete stati una fonte inestinguibile di stimolo e fiducia. Penso ad esempio quando all’intervallo di una partita iniziata nel peggiore dei modi, mi avete raggiunto per dirmi che eravate sicuri che ce l’avremmo fatta lo stesso, per darmi il cinque, per farmi un sorriso, per passarmi un pallone ridandomi immediatamente l’entusiasmo.
Voglio ringraziare Enzo, sempre presente, e Marco Conti. Svolgete un lavoro fondamentale, ma silenzioso, che, forse proprio per questo, è così prezioso per tutti noi. La pazienza, la diplomazia e la costanza sono doti proprie dei grandi uomini, capaci di andare oltre le difficoltà e i personalismi per raggiungere gli obiettivi prefissati. Senza di loro tutto quello che è Basket 86 Caravaggio non esisterebbe.
Un’altra componente che definisce l’identità famigliare di questa società sono i numerosi volontari. Grazie a voi, perché so quanto tempo, risorse ed energie abbiate dedicato a noi e a tutte le squadre. Siete eccezionali.
Passo ora ai ringraziamenti che sento come i più intimi.
Grazie Pietro per aver sempre profuso entusiasmo, simpatia ed esserci sempre stato, incoraggiandoci e credendo sempre in noi.
Grazie Giordano, per la tua grinta, ma anche per il lavoro di scouting eccezionale che hai fatto nei playoffs. Credo sia stato davvero importante.
Grazie Andrei, perché quest’anno ti sei messo al servizio della società su più fronti e sei venuto in palestra ogni volta che hai potuto, anche se eri distrutto da una giornata tra allenamenti ed università (anche là in palestra magari).
Grazie ai più giovani: Gabri, Francis, Zuffo e Fede. Grazie di aver messo in campo una serietà e una maturità che di rado si accompagna ai vostri coetanei. Già alla vostra età avete dimostrato di saper mettere la squadra davanti a voi stessi. Può darsi che non abbiate ancora la prospettiva di quel che avete contribuito a costruire quest’anno, ma vi assicuro che è qualcosa di grandioso che potrete portarvi in valigia per tutta la vita. Ringrazio specialmente Francis, perché nel momento per me più duro della stagione, ha avuto il coraggio e la forza di parlarmi e, soprattutto, la capacità di ascoltarmi facendomi sentire capito e compreso.
Grazie Edo, perché so quanto ti sia costato metterti in discussione e lasciarti alle spalle tante certezze. Nelle difficoltà, però, ti ho visto tenere botta e continuare a profondere impegno e positività.
Grazie Teo, perché per te questa stagione è stato in salita, a causa della tua schiena, ma non hai mai lasciato un secondo questa squadra, standole vicino e lavorando da solo per poter rientrare al meglio. Tutto questo lo hai sempre fatto col sorriso e l’allegria che ti contraddistinguono.
Grazie Claudio, per avermi aiutato tante volte a capire una lettura tattica, ma soprattutto per avermi regalato sorrisi preziosi, quando era più difficile farlo, con la tua faccia tosta e la tua ironia.
Grazie Manzo, perché credo che questa stagione sia stata per te una stagione molto difficile a causa della frattura alla mano, ma anche tu sei sempre rimasto col gruppo e hai saputo rientrare alla grande, anche a stagione avanzata. In particolare, nel mio momento peggiore della stagione, hai avuto il coraggio di dirmi in modo chiaro cosa stavo sbagliando e questo mi ha permesso di capire come uscirne.
Grazie Gerry, innanzitutto per la grande stagione che hai avuto, ma anche per come hai saputo inserirti appieno in questa famiglia. Quanto tu sia cresciuto dall’ultima volta che avevi giocato a Caravaggio è sotto gli occhi di tutti, ma io l’ho vissuto sulla mia pelle quando hai avuto la sensibilità di cercarmi proprio quando ne avevo più bisogno.
Grazie Mande, perché nella mia carriera penso di non aver mai incontrato un giocatore che riveste un ruolo così importante dal punto di vista tecnico essere capace di una così grande umiltà. Sì, lo so, dalla tua bocca esce un costante e petulante panegirico del “Cobra”, ma con i fatti ti sei sacrificato e messo in discussione ad ogni allacciata di scarpe, tirando fuori il meglio quando più contava.
Grazie Paolo per aver saputo essere uno dei leader di questa squadra nel senso più pieno del termine; hai dato l’esempio con sacrificio e tantissimo entusiasmo, essendo un punto di riferimento specialmente nelle difficoltà. Grazie anche per avermi motivato e stimolato personalmente con la tua incessante positività. So che per te è stata un’annata lunga e dura, ma una stagione così non la si poteva che chiedere a uno dei migliori.
Grazie Legra, perché so quanto tu sia stato messo in discussione durante questa stagione, so quanti momenti duri tu abbia trascorso, ma so soprattutto so che non hai mai indietreggiato di un millimetro, so quanto tu sia stato stoico nell’affrontare gli ostacoli che avevi davanti, senza cercare alibi e, anzi, provando sempre ad aiutare la squadra in ogni modo. Grazie anche per essere stato come un fratello per me, anche quest’anno.
Grazie Dario che con la tua allegria e simpatia hai reso per me la pallacanestro sempre più sinonimo di momenti divertenti e piacevoli. Credo poi che non si possa far a meno di ringraziarti, perché, forse più di chiunque altro, hai messo la squadra davanti a te stesso e nel momento cruciale della stagione non hai mollato. Personalmente ho condiviso molto con te e ti ringrazio per aver saputo essere in più di un’occasione uno specchio sincero nel quale ho potuto guardarmi per capire cosa faccio bene e cosa sbaglio, permettendomi di migliorare.
Grazie Dani, perché in questa stagione quando avevo più bisogno di aiuto ho sempre trovato la tua mano tesa verso di me. Con le tue doti umane, la tua intelligenza e la tua grande sensibilità hai sempre saputo come prendermi e hai avuto le parole giuste per motivarmi e darmi sempre fiducia in me stesso.
Grazie Luca, perché quest’anno ho visto la fatica che ti è pesata sulle spalle, ma nonostante questo hai elevato il tuo gioco, giocando addirittura la tua migliore stagione. Dal punto di vista umano sai già quanta stima nutro nei tuoi confronti, per via della tua infinita capacità di sacrificio, ma quest’anno ti sei davvero superato.
Infine desidero ringraziare con tutto il cuore il mio allenatore Marco, perché ha reso possibile la realizzazione di quello che è stato il mio sogno nel cassetto per tanti anni. Fin dall’anno scorso ho capito che per un giocatore di promozione è un privilegio poter essere allenato così, ma quest’anno ti sei reso esempio in prima persona del passo in più che ci hai chiesto all’inizio di questa memorabile annata.
Potrei chiudere qui i ringraziamenti, ma siccome penso che la pallacanestro sia più di un gioco, che sia vita, è giusto che ringrazi anche chi mi aiuta a coniugare questo sport con il mio essere.
Grazie a mio padre perché, pur non conoscendo la pallacanestro, viene a vedermi ogni volta che può in quel modo discreto e disinteressato che lo contraddistingue da sempre.
Un’ultima persona.
La prima volta che sei venuta a vedermi anche a Villongo, d’inverno, non ho potuto fare a meno di chiedermi chi te lo facesse fare. Da allora sono trascorsi diversi anni, ma la tua presenza, non solo fisica, è stata sempre per me un’incrollabile certezza. Grazie Martina perché mi sei sempre stata vicina e mi hai sempre incoraggiato, credendo in me durante tutto questo lungo percorso e offrendomi un confronto utilissimo ogni volta che ne ho avuto bisogno.
Insomma, grazie a tutta la famiglia del Basket 86 Caravaggio, questo meraviglioso risultato è di tutti noi!"

Ora mi prendo la grande responsabilità di ringraziare il Capitano, Cesare Ghilardi. Una delle presone più buone che conosca, ha una forza d'animo invidiabile e quest'anno gli è servita davvero tutta in alcuni momenti. Più che un compagno di squadra, un amico, su cui poter contare sul serio. Grazie Cece, di tutto quello fai per tutti. E non è poco.
“Si dà l'esempio con quello che si dice, ancor più con quel che si fa, molto più con quel che si è.”

La famiglia BASKET86 CARAVAGGIO è arrivata in SERIE D, grazie davvero a tutti, di cuore!

Casta